Autore/i: Schneider Electric
Casa editrice: CNOS-FAP
Data di pubblicazione: giugno 2015
Collana: Quaderni
Id Libro: 978-88-95640-72-3
Le recenti Direttive Europee legate al campo energetico, citate nel capitolo precedente, sottolineano l’importante ruolo dell’Ente pubblico quale riferimento nel campo dell’informazione e della educazione al risparmio energetico. In particolare, “il settore pubblico costituisce uno strumento importante per stimolare la trasformazione del mercato verso prodotti, edifici e servizi più efficienti, nonché per indurre cambiamenti di comportamento dei cittadini e delle imprese relativamente al consumo di energia. Inoltre, la diminuzione del consumo di energia grazie a misure che permettono di migliorare l’efficienza energetica può liberare risorse pubbliche da destinare ad altri fini. Gli enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale dovrebbero svolgere un ruolo esemplare in materia di efficienza energetica. […] È opportuno che gli Stati membri incoraggino i comuni e altri enti pubblici ad adottare piani di efficienza energetica integrati e sostenibili che abbiano obiettivi chiari, a coinvolgere i cittadini nella loro elaborazione e attuazione e a informare adeguatamente i cittadini in merito ai contenuti e ai progressi nel raggiungimento degli obiettivi. Tali piani possono comportare risparmi considerevoli di energia, soprattutto se attuati mediante sistemi di gestione dell’energia che consentano agli enti pubblici interessati di gestire meglio il loro consumo di energia. È opportuno incoraggiare lo scambio di esperienze tra città e altri enti pubblici sulle esperienze più innovative” (fonte Direttiva 2012/27/UE, premessa 15/18). Un esempio virtuoso in tal senso è il Patto dei Sindaci, ossia il movimento europeo cui hanno aderito numerose autorità locali (in Italia più di 1400 comuni hanno sottoscritto il Patto), che si pone l’obiettivo di sostenere pienamente le azioni in materia di sviluppo e crescita sostenibile portate avanti dalla UE. “Al di là del risparmio energetico, i risultati delle azioni dei firmatari sono molteplici: la creazione di posti di lavoro stabili e qualificati non subordinati alla delocalizzazione; un ambiente e una qualità della vita più sani; un’accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica. Queste azioni vogliono essere esemplari per gli altri, in modo particolare con riferimento agli “Esempi di eccellenza”, una banca dati di buone prassi creata dai firmatari del Patto. Il Catalogo dei Piani d’azione per l’energia sostenibile è un’altra eccezionale fonte d’ispirazione, in quanto mostra a colpo d’occhio gli ambiziosi obiettivi fissati dagli altri firmatari e le misure chiave che questi hanno identificato per il loro raggiungimento” (fonte: http://www.pattodeisindaci.eu, 06/06/2014).