Il fenomeno del bullismo nei CFP. Linee guida ispirate al sistema preventivo di don Bosco per la prevenzione e il trattamento del bullismo tra gli allievi dei CFP CNOS-FAP

Il fenomeno del bullismo nei CFP. Linee guida ispirate al sistema preventivo di don Bosco per la prevenzione e il trattamento del bullismo tra gli allievi dei CFP CNOS-FAP

Autore/i: Mario Becciu, Anna Rita Colasanti

Casa editrice: CNOS-FAP

Data di pubblicazione: dicembre 2011

Collana: Progetti

Id Libro: 978-88-95640-45-7

Il presente lavoro nasce all’interno di una progettazione pluriennale di interventi formativi, di ricerca e di applicazione realizzati nell’ultimo decennio all’interno dei Centri di Formazione Professionale del CNOS-FAP. L’obiettivo principale dei molteplici eventi realizzati è stato quello di esplicitare e sistematizzare concettualmente “l’educativo” presente, come da centenaria tradizione, nei singoli Centri Salesiani. Tutto ciò nel tentativo di valorizzare, custodire e innovare il sistema preventivo tramandato da Don Bosco ai suoi seguaci come metodologia e prassi elettiva per vivere con i giovani amandoli, educandoli e formandoli. Il confrontare le intuizioni di Don Bosco con le teorie attuali sulla prevenzione in ambito di promozione del benessere psicologico e della salute mentale dei soggetti in età evolutiva ci ha consentito di individuare alcune linee teoriche e programmatiche fondamentali per sensibilizzare e formare, soprattutto, i Formatori che quotidianamente vivono l’esperienza formativa. Per far ciò ci si è serviti, soprattutto, in ambito psicologico, delle teorie sulla prevenzione così come dagli anni ’70 in poi si sono sviluppate nell’ambito della Psicologia di Comunità, della Psicologia Evolutiva, delle Scienze Preventive, della Psicopatologia Evolutiva, della Psicologia della Salute e della Psicologia Positiva. Teorie che sono alla base dei principali programmi che gli Organismi Internazionali (OMS, CEE, Enti governativi, Ministeri della Salute, Ministeri dell’Istruzione) hanno diffuso nelle due ultime decadi, al fine di favorire il benessere psicologico in età evolutiva, prevenire il disagio, il rischio psicosociale e la malattia mentale. Abbiamo chiamato “approccio preventivo-promozionale” l’insieme delle teorie e delle proposte operative che sono state realizzate in questi anni all’interno della Formazione Professionale. Assumere l’approccio preventivo-promozionale significa realizzare “un insieme di interventi complessi e multidimensionali di tipo sociale, culturale, educativo e formativo, tesi a depotenziare la carica patogenica del rischio (preventivo) e a promuovere i fattori di salutogenesi (promozionale) del singolo e delle comunità”. Seguendo questa linea d’intervento, sono stati promossi corsi di sensibilizzazione e di formazione destinati ai formatori per favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze nell’ambito della programmazione di interventi preventivo promozionali destinati agli adolescenti. Ne sono testimonianza le pubblicazioni “La promozione delle capacità personali”, “I genitori nei CFP”, “In viaggio per crescere”. Questo volume è il primo di una serie di agili strumenti dedicati all’applicazione dell’approccio preventivo-promozionale a tematiche di interesse educativo e preventivo rivolti ai formatori dei CFP CNOS-FAP. Il contributo è di tipo teorico-pratico ed è basato sui più recenti contributi teorici e sui risultati delle ricerche in ambito psicosociale in riferimento al mondo adolescenziale attuale. Si pensa, così, di supportare l’azione professionale quotidiana in riferimento ad alcuni dei problemi più urgenti che i giovani adolescenti vivono oggi. Perché il bullismo? Per vari motivi. Innanzitutto, per dare una risposta professionalmente e qualitativamente elevata alle richieste che da parte dei genitori, delle scuole, della Formazione Professionale e dell’opinione pubblica vengono sempre più rivolte agli esperti e agli operatori del settore per far fronte ad un fenomeno che sembra diffondersi sempre più anche a motivo delle nuove forme legate all’innovazione tecnologica, il cosiddetto “cyberbulling”. In secondo luogo, le campagne di prevenzione e di contrasto del bullismo, a partire da quelle di Olweus (1983), hanno potuto documentare risultati di efficacia che durano nel tempo (Vreeman RC et al., 2007), tanto da diventare un prototipo di modello d’intervento preventivo da realizzare con soggetti in età evolutiva, anche per altri settori. In terzo luogo, sono state evidenziate correlazioni significative tra la partecipazione ad esperienze di bullismo in età scolare e problemi di devianza sociale in età giovanile per i bulli, mentre per le vittime, disturbi internalizzati, come ansia e depressione. Elementi questi che ci suggeriscono, in un’ottica preventiva, di non sottovalutare in alcun modo tale fenomeno. Infine, come avremo modo di evidenziare, le proposte operative sono di tipo promozionale coerentemente non solo con quanto la ricerca attuale al riguardo evidenzia, ma anche con la tradizione pedagogico-educativa dei salesiani. Così, la comunità educativa con i suoi diversi attori, ragazzi, formatori, animatori, operatori pastorali, diviene la vera protagonista degli interventi di prevenzione e di trattamento del fenomeno del bullismo. Il lavoro è diviso in tre parti. Nella prima parte, vengono delineati i principi e le coordinate teoriche sulla prevenzione e sull’approccio preventivo promozionale e analizzate le varie tipologie di interventi, così come emergono dalla letteratura scientifica soprattutto in riferimento alle condotte aggressive. La seconda parte viene dedicata alla descrizione del fenomeno del bullismo, cercando di evidenziarne le caratteristiche peculiari, i dati epidemiologici, il profilo dei protagonisti, le diverse forme del fenomeno con particolare riferimento all’utilizzo delle nuove tecnologie. La terza ed ultima parte è costituita dalla presentazione delle linee-guida da adottare nei singoli centri per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo. Per contribuire ad arricchire la preparazione teorica dei formatori in tale ambito, vengono prima proposte le linee guida che vari organismi ed esperti hanno elaborato per il mondo della scuola; in seguito, vengono presentate le linee guida, ispirate al modello del sistema preventivo di Don Bosco, da proporre per i CFP CNOS FAP al fine di promuovere sempre più la cultura della solidarietà e dell’aiuto reciproco, dell’impegno morale, civile e dell’amicizia tra pari, soprattutto con i ragazzi che presentano maggiori difficoltà, come contrasto alla cultura della prevaricazione e del sopruso gratuito sottostante al fenomeno del bullismo. La presentazione di una bibliografia, di una sitografia e di una filmografia ragionate concludono il lavoro. Esso è destinato ai Direttori dei CFP, ai Direttori delle comunità salesiane, agli animatori, ai tutor, agli operatori dei vari settori, ai genitori degli allievi e, soprattutto, al collegio dei formatori. MB e ARC

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